Ti propinano spesso che l'amore è una cosa meravigliosa, il motore che manda avanti le nostre giornate, ciò senza il quale non si può vivere... allora inizi già da bambina una ricerca spasmodica di ciò che si vede nei film e che leggi nei libri da ragazzina, quel meraviglioso sentimento che fa sentire le farfalle allo stomaco e ti fa sentire il cuore esplodere di gioia.
Il problema subentra nel momento in cui ti rendi conto che le farfalle non sono altro che gastrite e il cuore è scoppiato perché l'amore non è altro che una roulette russa, un revolver con metà colpi in canna pronto a fare fuoco facendo affidamento sul calcolo delle probabilità e sperando che il grilletto non venga premuto in prossimità del proiettile... ma a volte va bene e altre volte no.
Nessuno ti dice che l'amore fa anche piangere, che fa fare le notti in bianco, che ti piega in due dal dolore, no, quello arrivi a scoprirlo da sola quando meno te lo aspetti, quando non sei preparata e devi imparare ad affrontare una situazione che credevi non esistesse. Allora inizi ad essere sospettosa, a ringhiare a chiunque osi avvicinarsi perché hai giurato che non ci ricascherai mai più e che hai imparato la lezione.
Illusa...
Ci ricaschi eccome, spinta dalla promessa che questa volta sarà diverso, che non succederà più, ma in cuor tuo la paura non ti molla, il ricordo di quello che è successo ti frega e continua a martellare come la piccola goccia d'acqua scalfisce la roccia, con calma e in maniera subdola, quasi impercettibile...
Tic...
Tic...
Tic...
Tic...
Ecco che il piccolo forellino torna ad essere la voragine che si spalanca al primo sentore di sofferenza, alla prima lacrima versata:
" Ma io non volevo, ti giuro che non l'ho fatto apposta..."
Troppi tardi, la pistola ha sparato il suo proiettile, di nuovo.
Arriva allora la decisione di non crederci più, di lasciar perdere, di prendere ciò che la vita di leggero può dare senza pretendere più di ciò che passa facilmente per le nostre mani.
Non vuoi più promesse, non vuoi più parole dolci sussurrate all'orecchio, perché hai imparato che è così che si mette il proiettile in canna prima di fare fuoco.
Inizi a vivere come vuoi, come ti senti, prendendo ciò che arriva senza voler per forza costruire ciò che hai sempre sognato e desiderato, assaporando giorno per giorno la vita per quello che ricevi e non per ciò che vorresti ricevere.
Inizi a respirare, non senti più farfalle nello stomaco o il cuore che esplode, la gastrite è guarita e la pistola ha finalmente finito quei cazzo di colpi che, pare impossibile,ma sei riuscita a svuotare il caricatore senza mai beccare un colpo a vuoto.
Inizi finalmente a vivere e tutto sembra avere un senso, tutto è naturale, tu sei tu e non ciò che ti serve per raggiungere quella perfezione che ti hanno inculcato, ti rendi conto che essere perfetti per sé stessi è il modo più veloce per essere perfetti agli occhi degli altri.
Ed ecco che ti rendi conto di essere finalmente cresciuta davvero, pronta per vivere la vita così com'è, per vedere il mondo con i tuoi occhi e non con quelli degli altri che lo rendevano interessante ma sbagliato per noi.
Ti vogliono insegnare che il mondo è bianco o nero, ma hai finalmente trovato il coraggio di viverlo in tutte le meravigliose tonalità di grigio che ci sono nel mezzo, senza perderne nemmeno mezza.
Finalmente capisci che l'amore per te non è quello che è giusto per gli altri, abbiamo tutti un modo di amare diverso e, sopratutto, abbiamo bisogno di essere amati in una maniera "diversa".
Solo in quel momento sarai veramente pronta per vivere davvero l'amore che ti rende felice, perché saprai che può farti male, ma capirai anche che si può essere felicemente imperfetti e non dover per forza cambiare per rendere felici gli altri, e se non dovesse andare bene lascia le persone che ami libere di vivere come si sentono dentro, sarà il più bel gesto d'amore che tu possa fare...
Esci, vivi e ama senza pallottole e farfalle, ma semplicemente con quel sorriso che solo la consapevolezza può dare.
Ti giudicano sbagliata o diversa? Fanne un vanto e non un cruccio, perché significa che ti sei distinta dalla massa di coloro che brillano di luce riflessa e vivono una vita che non è loro.
Ho imparato queste cose sulla mia pelle, sulle cicatrici che iniziano ora a rimarginarsi... ho odiato la mia vita con tutta me stessa finché mi sono resa conto che non era ciò che volevo, ma ciò che era stato costruito per gli altri. Odiavo quello che ora ho imparato ad amare per ciò che è, e non per quello che gli altri credevano fosse. Ho vissuto una vita di facciata per tanto tempo, semplicemente per rendere soddisfatti quelli che vivevano la loro vita sulla fotocopia di altre vite, una catena che sono riuscita a spezzare solo con coraggio e rischiando di perdere tutto. Ho scelto io per tutti e oggi sono fiera di averlo fatto, perché ho potuto costruire qualcosa di vero e sincero, senza facciata e senza menzogna. Ho imparato ad amare "a modo mio", ho ricostruito una vita partendo da me senza obbligare nessuno a stare assieme ad un'automa arrugginito e incazzato con la vita come ero prima. Adesso se ti chiedo di starmi vicino è perché davvero lo voglio io e nessun altro, se ti dico che ti amo è perché lo sento dentro, magari in modo strambo e non convenzionale, ma è ciò che di meglio posso offrire, assieme al dono più grande che posso fare, ovvero la libera scelta se starmi accanto o no senza la paura di farmi del male.
Io adesso posso dire di amare davvero, sospesa tra ciò che ho, che non ho più e che non posso avere... amo in tanti modi diversi, come diverse sono le persone che amo e per ogni uno di essi custodisco una parte di me esclusiva, per qualcuno un pezzo di cuore, per qualcun altro un pezzo di anima o di mente, perché non si ama solo con il cuore, questo è l'insegnamento più importante che ho imparato.
Qualcuno si chiederà il perché di tutto sto pippone... semplicemente per implorare le persone a non sentirsi sbagliate se non sono una copia carbone del mondo che li circonda, di guardare al di là del proprio naso, che c'è un mondo tutto da scoprire fatto di altre persone che hanno guardato oltre prima di noi.
Già abbiamo troppo poco tempo da passare con le persone a cui vogliamo bene, vale la pena passarlo e farlo loro passare vedendoci infelici?