mercoledì 17 marzo 2021

LA MIA TEMPESTA

Ci sono delle sere che hai voglia di tirare le somme...


Di ciò che sei, di ciò che vorresti essere e di ciò che credi non riuscirai mai ad essere...

Credo che nella mia vita queste sere siano più frequenti delle camminate a piedi nudi sulla sabbia, dei gelati in cono mangiati seduta su una panchina... Più frequenti delle volte che qualcuno ha detto di amarmi, e probabilmente tutto deriva da questo.
Mi sono sempre creduta una persona sicura, sfacciata, autosufficiente, che se faceva le cose per gli altri non aveva bisogno di tornaconti, ma lo faceva semplicemente per piacere personale...
Quanto mi sono sbagliata!
Mi sono riscoperta vuota, con quel senso di eco interiore trasformato in una corazza solida come la roccia che permetteva solo che quella voragine che mi riempiva di niente aumentasse lasciandomi arida e sola in mezzo alla folla.
Poi ho deciso di provare a riempire quel vuoto con le persone sbagliate, con le azioni sbagliate, aggrappandomi a due complimenti e quattro moine solo per entrare nelle mie "grazie", per un po' ha funzionato, credevo riempisse, ma non faceva altro ché alimentare una felicità apparente e momentanea, fatta di orgasmi veri o inventati, sempre per questa cazzo di dedizione al prossimo che mi porta ad annullare il mio essere e che non mi molla!
Poi, quando ormai avevo stabilizzato la mia calma apparente è arrivata la tempesta più forte e pericolosa della mia vita, di quelle che sai che, anche se ne uscirai vivo, comunque resterà il segno che porterai a vita.
E sono ancora nel vortice di quella tempesta, nell'occhio del ciclone che non ha mai fine, in quella calma apparente nell'esatto centro dell'inferno che ti da l'illusione che tu ne possa uscire vivo e non in mille pezzi...
Perché appena torni a respirare ecco che si avvicina il vortice che ti ricorda che esserne al centro non significa essere salvi!
Ed io mi sento perennemente nel centro, ferma immobile, o muovendomi lentamente cercando di restare nel centro esatto dell'inferno.
Ma io nell'inferno ci sto bene, mi sento a casa, non ho più paura di sentirlo come l'unico posto nell'universo dove vorrei essere , l'unica paura è non riscire a restarci e di rischiare di uscirne per poi dover raccogliere tutti i cocci e non poter ripartire... 

E così il mio inferno è diventato il mio Paradiso, le fiamme una pioggia fresca che ti bagna la pelle, il dolore la mia miglior medicina, e l'odio si è trasformato in amore... 

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