martedì 16 marzo 2021

IL MIO PADRONE

Quando si parla del mio Padrone non riesco ad essere razionale...


Lui è la mia parte irrazionale, viscerale, folle e carnale, ma allo stesso tempo quella più reale e razionale...
Gli occhi che appena si poggiano su di me fanno bruciare ogni centimetro di pelle come se fossi avvolta dalle fiamme. 
Le mani, strumento controverso che possono portarti dall'inferno al paradiso solo spostando l'aria che le circonda. 
La bocca, mai sazia di sapere, di desiderio, che può far male e far godere nello spazio di un secondo, e che quando ferisce è in grado di arrivare più in fondo di qualsiasi lama e squarciare il petto senza lasciare segni. 
Il suo corpo, il mio rifugio e la mia tana, il posto dove mi sento al sicuro, protetta e confortata, in qualsiasi momento, dopo una giornata pesante o dopo una sessione. 

Se mi avessero raccontato che sarebbe successa una cosa del genere, probabilmente mi sarei fatta una sana risata e avrei dato del pazzo visionario a chi me lo stava raccontando...
E invece no...

Se qualcuno mi chiedesse cosa significa per me, non saprei rispondere a parole, perché non ne esistono che possano raccontare il Suo posto nel mio mondo, perché, di fatto, non ha un posto, LUI LO SORREGGE.

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