domenica 14 marzo 2021

IL PERDONO

Avevo un sacco di cose da farmi perdonare dal mio Padrone... 


La domenica prima mi ero ribellata per paura, per quel legame che si era fatto sempre più intenso, avevo provato a ferirlo, a fargli del male, a far sì che spezzasse la catena che ci legava, ma avevo solo ottenuto che mi mancasse il respiro, che mi sentissi vuota, che capissi che la mia vita poteva chiamarsi tale perché lui la teneva in piedi. Così son tornata sui miei passi, ho chiesto perdono implorando, e lui ha accettato le mie scuse, mi ha rivoluto vicino a sé, perché quello che ci lega va oltre a quello che si può spiegare a parole... 
Venerdì ho organizzato tutto nei minimi dettagli, volevo renderlo orgoglioso di me e della slave che mi sta aiutando a diventare, così sono passata al sexy shop, al supermercato, al negozietto dei cinesi e poi sono andata in albergo... 
In quella camera che prenoto sempre e che diventa il nostro mondo per quei giorni che riusciamo a viverci...
 Mi ha avvisato che stava arrivando così ho preparato tutto: ho spento la luce e acceso le candele, disposto i nostri attrezzi di piacere, sul tavolino, mi sono messa il reggicalze con le calze come mi aveva chiesto, una vestaglia di organza bianca appena sopra e la benda in raso utilizzata come cintura in vita.

 Mi sono inginocchiata vicino al letto in direzione della porta, in posizione di attesa, le cosce leggermente aperte, le punte dei piedi incrociate, le mani sulle ginocchia con i palmi rivolsi verso l'alto e la testa dritta ma con lo sguardo rivolto verso il basso.
È entrato e mi ha guardato, piacevolmente stupito dal fatto che ho cominciato a studiare da sola, si è avvicinato mettendo la sedia davanti a me, ed ha iniziato a spogliarsi partendo dagli anfibi... 

Mi ha fatto una domanda ma ho aspettato che mi desse il permesso di parlare per rispondere, ed anche qui l'ho stupito... 
Avevo messo il mio lato BRAT da parte e stavo diventando la SUA slave! Le ginocchia ormai facevano male, mi ha aiutato ad alzarmi e mi ha portato a letto guidandomi con la dolcezza e devozione che solo il mio Padrone sa darmi... 
Beh, il resto ve lo faccio immaginare, o magari ve lo racconto la prossima volta 




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