domenica 2 maggio 2021

Silvia

 Ho avuto parecchi uomini negli ultimi tempi, alcuni passeggeri, altri più duraturi.




Di qualcuno non ricordo nemmeno il nome, fanno parte di una piccola schiera di avventure passeggere senza senso, dovute all'attimo di debolezza, solitudine o eccesso di tristezza.
Qualche altro è rimasto nella mia vita come amico, un punto di riferimento che ha voluto andare oltre al fisico o al sesso di per sè, ma che ha scoperto in me una buona amica, una persona con cui parlare, una persona piacevole con cui discutere, da sentire anche giornalmente per scambiarsi l'augurio che quella giornata non portasse problemi (chiedere che andasse addirittura bene sarebbe stato troppo).
Tra questa schiera di uomini, solo 2 hanno resistito al tempo che passava, ai rispettivi amanti che si susseguivano, con cui ci sentivamo con la vaga speranza di rivederci per "giocare" ancora assieme, quando invece quello che aveva iniziato a legarci andava oltre al sesso, ma si basava sul rispetto.
Roberto, la prima persona che ho incontrato dopo aver intrapreso la strada che mi ha portato a questo punto, ma che con cui non c'è stato nulla se non un bacio ad agosto, ha diradato i messaggi da un paio di mesi, quando la moglie ha iniziato a stare male, non sono mai scesa nei particolari, sono dell'idea che la gente debba parlarne solo se ne ha voglia e intenzione, le domande le trovo invadenti, soprattutto per una persona di spiccata intelligenza ed educazione, che risponderebbe comunque anche se non ne avrebbe voglia, così ci sentiamo a tratti ultimamente, il minimo per mantenere i rapporti in attesa di tempi migliori.
Paolo (che solo dopo ho scoperto non chiamarsi così) invece l'ho conosciuto tramite un amico comune, uno con cui avevo una relazione più o meno stabile tra settembre e novembre e che aveva deciso di "regalarmi" uno dei sogni proibiti di qualsiasi donna, ovvero essere al centro dell'attenzione di due uomini.
Sì è presentato in albergo conscio del suo ruolo e di ciò che gli era stato chiesto, ovvero di essere la persona "aggiunta" che doveva rispettare delle regole e dei desideri imposti da chi aveva deciso di organizzare.
Un signore, educato, rispettoso, mai invadente o inopportuno, ha saputo gestire una situazione non semplice senza mai mancarmi di rispetto, anzi, sempre portando per me molto più rispetto di chi, invece, avrebbe dovuto portarmene.
E' diventato un amico, un punto di riferimento, anche un confidente quando l'amico comune si comportava male.
Ci sentivamo spesso, ma ultimamente anche con lui si erano diradati i contatti a "causa" della mia indole appena sbocciata e che mi aveva fatto mettere da parte ciò che era stato. 
Finchè il 26 aprile mi arriva un suo messaggio:
"posso mandarti un messaggio vocale? Puoi sentirlo? Altrimenti a scrivere è troppo lungo da spiegare"...
"Paolo, chiamami che facciamo prima"
Dopo i convenevoli inizia a parlare, tutto d'un fiato come se interrompendosi per sbaglio non avesse più la forza di ripartire... QUell'uomo tutto d'un pezzo mi stava parlando come un bambino innamorato di Silvia.
Silvia è una ragazza molto più giovane di lui che gli ha rubato il cuore, ha fatto con lui quello che Francesco ha fatto con me, gli ha fatto capire che amare davvero una persona è possibile.

Paolo: "Di te mi fido, so che sei la ragazza perfetta per lei, te la affido, mi raccomando, io sono innamorato pazzo di lei, non ho mai provato un sentimento così forte come con lei..."

Improvvisamente stavamo parlando la stessa lingua, come se le sue parole uscissero dalla mia mente, come se sentisse quello che io provavo... Silvia gli aveva fatto conoscere il vero amore, ma anche loro, come noi, erano soli ad affrontarlo, soprattutto lei, giovane, con una famiglia che si basa su di lei ed un marito che non la calcola, che dejavù.
Silvia aveva bisogno di un'amica che la capisse, di una confidente su cui appoggiarsi, di qualcuno che non puntasse il dito su di lei e su ciò che provava, ma semplicemente di qualcuno che la prendesse per mano e le dicesse "ti ascolto".
Poi il fatto che siamo entrambe bisex e non disdegniamo giocare con un'amica, sempre con l'approvazione dei nostri uomini, ha fatto si che tra noi si creasse un'alchimia pazzesca...
Come quell'amica più piccola con cui ti sarebbe piaciuto un sacco fare un pigiama party perchè ti ricorda la sorellina mai avuta, Silvia è entrata come un ciclone nella mia vita, senza farsi problemi nell'esternare i propri sentimenti, sena pensare che fosse troppo presto per dire che mi voleva già bene.
COn Francesca il destino sta probabilmente mettendo apposto un altro tassello della mia vita, quello dell'amica presente che non sono sempre e solo io a cercare, quello dell'amicizia senza filtri e senza tabù...
Con Silvia il mio mondo si sta arricchendo di un nuovo punto di riferimento... 

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