Sono sempre stata uno
spirito ribelle, di quelli difficili da domare, forse impossibile.
Sono
sempre stata tutto ciò che mi bastava, tutto ciò che mi era sufficiente.
Inarrivabile, inavvicinabile se non da chi volessi io e alle mie condizioni,
quasi sempre impossibili da attuare, scelte apposta per porre sempre e comunque
in primo piano le mie volontà.
Quando
qualcuno si avvicina troppo io graffio, allungo un braccio per tenere a debita
distanza e lascio il segno, nella carne e nell'anima.
Sono
mentale, profonda, pericolosa, so dove voglio arrivare e come farlo, la mia
consapevolezza mi rende letale nei confronti di chi scelgo come preda ma anche
di chi scelgo di tenere lontano. Sono come un oleandro, apparentemente
innocua, un fiore che non si distingue tra la massa, una pianta
profumata, bellissima nella sua normalità, ma velenosa e potenzialmente mortale
se ne diventi dipendente e non riesci più a farne a meno.
Sono
diventata una predatrice, non più una preda. Fredda, distaccata, spietata,
dedita solo alla propria soddisfazione e non a quella degli altri.
Per
troppi anni mi sono prodigata per gli altri, troppi anni a inseguire la
soddisfazione di chi non vedeva, non notava, di chi semplicemente mi aveva dato
un posto fisso nella propria vita, un posto già scavato e assegnato senza
chiederlo, ormai con la forma del mio corpo e della mia anima. Ma adesso sono
riuscita ad allargarlo, sono riuscita a muovermi e farmi spazio in un posto che
non ho chiesto, e finalmente non mi sento più in trappola.
Ho imparato che guardare
la stessa opera d’arte da due punti di vista differenti le fa cambiare
completamente aspetto, e più la si guarda da varie angolazioni, più sembra
nuova, più desta curiosità e sale la fame di conoscenza.
Mi sento affamata di nuove
avventure, drogata di vita, voglio assaporare ogni occasione fino ad ubriacarmi
di soddisfazione e appagamento.
Quanti attimi ho lasciato scivolare via, quanto tempo sprecato passato a guardare il nulla, sperando solo che l’attimo successivo fosse meno pesante e passasse più in fretta di quello precedente. Quanta vita sprecata che meritava, invece, solo di esser vissuta per come era giusto che fosse.
Ma adesso no, adesso ho imparato come si fa, adesso ogni attimo durerà troppo poco per la voglia che ho di sfruttarlo.
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