giovedì 13 maggio 2021

Vite che si incontrano

Ho due vite, due strade parallele che corrono spedite come due corsie dell'autostrada.

Due lunghi rettilinei che sfrecciano in mezzo al deserto, mai troppo vicini ne mai troppo lontani, da dove si riesce a tenere sotto controllo l'altro con pochissimo sforzo, perché tutto deve essere sotto controllo.
Ma adesso uno non è più un rettilineo, ha fatto una secca curva a gomito sovrapponendosi per un momento all'altra.
Ho rischiato la catastrofe ma non ce la facevo più! Se vuoi essere felice non devi avere ombre che oscurano il sole e, io voglio vivere sentendo che mi riscalda ogni singolo centimetro di pelle, voglio sentire il calore sul corpo, quel calore che ti ricorda di essere vivo in ogni momento.
La mia vita familiare si è incrociata con la "vera" me, anzi, a dire il vero, le ho fatte incrociare io. Ormai mi sembrava di impazzire, non riuscivo più ad onorare quella felicità che a lungo avevo inseguito e permettere a chi mi stava vicino di decidere. 
Il mio Padrone ha già deciso tempo fa di starmi vicino, e io fortunatamente gli ho permesso di entrare nel mio cuore.
Ma mio marito no, non ha deciso nulla, ha dovuto accettare una scelta impostagli a sua insaputa, uno scenario che non aveva potuto valutare, ed è tempo di concedergli questo lusso.
Non sono pentita della scelta di vita che ho fatto, non lo sarò mai, perché finalmente ho trovato tutto ciò che mi mancava, quello che pochi trovano nella propria vita, quello che da senso ad ogni singolo respiro. 
Non è stato semplice mettersi a nudo con la persona che crede di conoscerti da una vita, che crede tu non abbia segreti, ma non conosce nulla di quel demone che scalcia ancora.
Mi ritrovo a camminare su quel filo che credevo aver messo via per sempre, in mezzo a delle raffiche di vento che mi sbilancia o a destra e sinistra. Una minima distrazione e rischio di cadere, con il rischio di farmi veramente male, di morire forse. 
Invece mi spiazza, forse più del vento.
Mi sono trovata a parlare come non avevo mai fatto in 22 anni, mi son trovata a vomitargli addosso ciò che mi era successo negli ultimi mesi, gli ho fatto conoscere tutto ciò che non avrebbe mai immaginato.
E lui lo ha accettato, ha accettato la parte più oscura della mia anima, ha accettato tutto ciò che gli ho lanciato contro senza pensare alle conseguenze.
Mi ha accettato, con il mio carico di insicurezza e il mio bagaglio di stranezze.
Io mi ero vista per la prima volta allo specchio e finalmente mi ero riconosciuta, lui ha accettato di ritrovare la persona che aveva sposato, cercandola in una perfetta estranea.
Ha pensato a me, alla mia felicità, e forse ha voluto anche ferirmi facendo leva sui miei sensi di colpa, prendendomi per mano e portandomi nel punto esatto dove le mie strade si erano sovrapposte.
Abbiamo deciso di ripartire da lì, da dove le strade sono tornate a dividersi per sempre. 
Avrò due vite, dove entrambe sapranno dell'esistenza dell'altra ma non vorranno mai mischiarsi. 
Non dovrò più raccontare bugie, non dovrò più mentire, scappare, fare di corsa.
Non dovrò più soffrire, piangere per le cose dette a metà, non dovrò più trattenere la mia felicità o la mia rabbia.
Potrò essere finalmente io, quella che ho scoperto di essere e quella che sono sempre stata. 
Ho fatto finalmente pace con il mio passato e ora posso guardare al futuro, un futuro in cui mi sento completa finalmente, in cui ogni uno avrà il suo posto nella mia vita.
Vita che comunque continuerà ad avere un solo Padrone, una sola guida, un solo punto di riferimento, perché io ora sono sua, cambia solo che adesso possono vederlo tutti

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