giovedì 4 agosto 2022

Il Dolore...

Ho sempre avuto una concezione strana del dolore... Io, abituata a vivere con delle malattie rare che mi provocano continui dolori, non ho mai sopportato di doverne subire altro, che fosse dal medico, dal dentista o semplicemente del pizzicotto dato per gioco. Tutto ciò che era collegato al dolore è sempre stato un tabù, figuriamoci la mia visione del mondo masochista.
Io obbligata a convivere con il dolore ed esisteva gente che godeva nel farselo infliggere di proposito? Inconcepibile.
L'ingresso del mio Padrone nella mia vita ha segnato una svolta anche sotto questo aspetto, l'esplorazione del mio lato sottomesso ha dato spazio alla scoperta di un lato masochista che non avrei mai pensato di sentire mio.
Sento la necessità delle sue mani sul mio corpo che stringono, colpiscono, che lasciano segni indelebili e doloranti del suo passaggio.
Oggi ci siamo visti al bar per bere qualcosa assieme, per parlare, viverci, vederci e condividere stralci rubati dalla vita di entrambi.
Siamo soliti metterci seduti nel retro del solito locale, lontani da occhi e orecchie indiscrete. Si guarda attorno per accertarsi che non ci fosse nessuno, mi chiede se sono a conoscenza di telecamere e mi ordina di alzarmi e mettermi dietro alla tettoia che protegge il motore del clima del locale, appena affianco al nostro tavolo:
"Missy alzati e mettiti lì di fianco, ho voglia di darti un morso sul seno, in modo che tu possa portarmi con te tutto il fine settimana"
Eccitata come una bambina a cui hanno promesso un regalo obbedisco, lui si alza e viene verso di me, deciso, con il fuoco negli occhi che vedo quando il suo demone brucia di desiderio più del solito.
In silenzio mi alza la maglietta e affonda i denti sul seno sinistro, vicino al cuore, in maniera decisa, vogliosa e autoritaria. 
Brucia, sento un dolore partire dal seno e arrivare alla testa, diffondersi in tutto il corpo come una scarica elettrica, passa la lingua sui segni lasciati e ammira il suo disegno, mentre io sento l'adrenalina attraversarmi il corpo.
Ci risediamo, passo continuamente il dito sul segno lasciato, a voler risentire la sensazione di calore sulla pelle... 
"Padrone, perché ho bisogno di questo? Perché ho bisogno di sentire i tuoi colpi, di avere segni da poter accarezzare per riprovare il dolore a cui tanto ambisco? Non ho mai avuto queste necessità, ma adesso non riesco a farne a meno"
"Missy hai bisogno dell'adrenalina, hai bisogno di qualcosa che ti faccia sentire costantemente la mia presenza"
" Ma Padrone, non ho mai sentito questa necessità, non ho mai sopportato dolore che provenisse dall'esterno"
"Missy io sono all'interno di te, il tuo desiderio arriva dalla parte più intima e profonda della tua anima, esattamente dove ci sono io. Imparerai a gestire anche questo, imparerai a conviverci, a non aver paura di questa nuova sensazione."
Ha sempre ragione il mio Padrone, e intanto continuo ad accarezzare quel segno appena affianco al capezzolo, un livido ovale in rilievo, che segna il suo passaggio sul mio corpo.
Seguo con il dito il suo contorno, appena sfiorandolo, quanto basta per sentire il bruciore attraversare la pelle e sentire l'adrenalina scorrere ancora una volta, sentirla  attraversare tutto il corpo e darmi un brivido lungo la schiena, quello stesso brivido che senso quando le sue mani si appoggiano su di me...
Sto scoprendo ancora qualcosa di nuovo, qualcosa che è arrivato senza forzarlo, senza che venisse cercato o programmato, semplicemente un nuovo pianerottolo su cui fermarsi a riflettere lungo la scalinata in perenne ascesa che è la nostra storia.
Il mio Padrone, tutto il mio mondo, il centro esatto del mio universo... 

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